Il metodo "Detto, fatto ( GTD o Getting Things Done in Inglese ) !" di…

Come il metodo “DETTOFATTO” può migliorare la tua vita lavorativa – e personale
(articolo–guida che accompagna la puntata del podcast “Condominio e Intelligenza Artificiale” — episodio: “DETTOFATTO Metodo per Amministratori di Condominio: come Liberare la Mente dal Caos”
Se ti riconosci in questa scena, non è un caso
La scrivania quasi scompare. La casella di posta è una marea che non si ritira mai. Il telefono squilla mentre stai cercando di finire un verbale, qualcuno bussa alla porta, qualcun altro ti ferma sulle scale per “una cosa velocissima”. Intanto sul tavolo mentale si accumulano scadenze, richieste, micro-promesse fatte al volo.
Se sei un amministratore di condominio, questa non è solo una giornata storta: è la natura del lavoro. Un lavoro di conoscenza, relazioni, decisioni rapide; non una catena di montaggio, ma un intreccio di impegni che cambiano forma di continuo.
Eppure, sotto lo strato dell’ansia c’è una verità semplice: non sei tu ad essere “sbagliato”. Ti mancano solo strumenti e abitudini capaci di domare la complessità. In questo articolo ti accompagno – passo dopo passo, in modo pratico e umano – dentro un modo diverso di lavorare e di stare bene: il metodo GTD (Getting Things Done) tradotto e adattato al nostro mondo come metodo “Dettofatto”.
È il testo gemello della nostra puntata del podcast (“DETTOFATTO Metodo per Amministratori di Condominio: come Liberare la Mente dal Caos”): se preferisci leggere invece di ascoltare, qui trovi l’intero percorso, con esempi, micro–checklist, casi reali e alcune spinte gentili per iniziare oggi.
Ascolta ora (e prova un micro-passo)
▶︎ Episodio #5: SPECIALE: Il metodo GTD – DettoFatto per liberare la mente dal caos
Mettila in coda tra un sopralluogo e l’assemblea.
Il principio che cambia tutto: la tua mente crea, non conserva
David Allen (l’ideatore del GTD) lo ripete da anni, e noi lo sentiamo sulla pelle: la mente serve per avere idee, non per tenerle ferme. Ogni impegno non custodito in modo affidabile all’esterno resta acceso in background: ti ruba attenzione, sfoca le priorità, alimenta quel ronzio di “sto dimenticando qualcosa”.
L’immagine chiave è “mente come l’acqua”: uno stagno calmo che reagisce in modo proporzionato al sassolino o al masso, e poi torna sereno. Non reagire troppo, non reagire troppo poco. Reagire il giusto.
Per conseguirlo, bisogna fare una cosa concreta: catturare tutto fuori dalla testa dentro un sistema esterno, logico, semplice e affidabile.
Questa è la promessa del metodo Dettofatto: catturare → chiarire → organizzare → rivedere → agire, con l’aiuto di tre leve moderne: centralizzazione, ticketing, IA (Intelligenza Artificiale) per automatizzare e alleggerire.
La palestra (gentile) del metodo Dettofatto
Lo chiamerò “palestra” perché non è teoria: sono esercizi. E come in palestra, non devi fare tutto perfetto subito. Costanza > perfezione. Partiamo.
1) Raccogliere – Togli tutto dalla testa
Obiettivo: svuotare mente e scrivania.
Cosa catturare: tutto ciò che richiede attenzione o una decisione, lavorativo e personale. Sì, anche “dentista” e “pane”. Se resta in testa, consuma energia.
Punti di raccolta consigliati (pochi e chiari):
- Uno fisico: vaschetta “IN”, quaderno unico, una cartellina per scontrini/appunti.
- Uno digitale principale: per molti è la mail (che può diventare una “INBOX” generale).
- Facoltativi: un’app note/todo (ma non moltiplicare i canali).
Tre regole d’oro:
- Cattura il 100% (all’inizio fai una vera “scansione mentale”).
- Riduci i punti di raccolta (uno fisico + uno digitale).
- Svuota regolarmente: almeno una volta al giorno.
Mini–esercizio (10 minuti): guarda scrivania, borsa, casella mail. Cosa ti preoccupa? Cosa devi ricordare? Scrivi tutto. Non organizzare, solo catturare.
2) Esaminare – Decidi cosa sono le cose
Prendi gli elementi uno alla volta, dal più vecchio al più nuovo, e chiediti: “Richiede un’azione?”
- Se NO:
- Cestina (pubblicità, vecchie bozze, appunti superati).
- Incuba
- in “Prima o poi/Forse” (idee/progetti futuri senza scadenza), oppure
- con un promemoria datato (es. “ricontrolla polizza tra 11 mesi”).
- Archivia come riferimento (verbali, contratti scaduti da conservare, contatti, normative).
- Se SÌ: definisci la prossima azione fisica e concreta.
Non “gestire caldaia”, ma “telefonare a Termoidraulica Rossi per sopralluogo caldaia Condominio Alfa”.
Poi scegli tra:- Falla subito (se < 2 minuti).
- Delegala (segna a chi e da quando la stai aspettando).
- Rimandala (ma in modo strutturato, spostandola nel posto giusto del sistema).
Esempio reale: mail su infiltrazioni dal tetto → “telefonare a Tetti Sicuri per sopralluogo urgente al Condominio Beta”. Richiede > 2 minuti, la fai tu → la inserisci nella lista giusta (vedi fase 3).
3) Organizzare – Dai una casa a tutto
Qui costruisci la tua mappa esterna. Le categorie fondamentali:
- Lista Progetti
L’inventario dei risultati da raggiungere che richiedono più di una azione.
Esempi: “Assemblea straordinaria lavori tetto”, “Rinegoziare contratto pulizie”, “Gestire sinistro sig. Rossi”, “Rendiconto consuntivo 2024”.
Non contiene le azioni, ma ti ricorda i “cantieri” aperti. - Calendario (sacro!)
Ci vanno solo:- Appuntamenti con orario (riunioni, sopralluoghi).
- Azioni che devono accadere proprio quel giorno (scadenze tassative).
- Info utili per quel giorno (es. “oggi assemblea Gamma ore 21 – sala X”).
Non è la tua lista infinita giornaliera. Il calendario serve a proteggere il tempo e a non ingolfarti.
- Liste “Prossime Azioni” per contesto
Il vero motore operativo. Invece di un’unica lista enorme, dividi per contesto:- @Telefonate – tutte le chiamate (idraulico, fornitore, avvocato).
- @Computer – ciò che richiede PC (mail, modelli, ricerche normative).
- @Ufficio – azioni legate fisicamente all’ufficio.
- @Commissioni – banca, posta, forniture; perfetta quando sei “fuori”.
- @Agenda [Persona/Team] – punti da trattare con persone chiave (“@Agenda Avv. Verdi”, “@Agenda Consiglio Condominio Alfa”, “@Agenda Studio Contabile”).
- @Da leggere/Rivedere – documenti lunghi, articoli, circolari.
In ogni lista metti azioni concrete e fattibili in quel contesto.
- Lista “In Attesa”
Traccia tutto ciò che hai delegato o che aspetti (con data):
“Attesa preventivo Impresa Verdi (inviato 12/09)”, “Attesa parere Avv. Bianchi (richiesto 20/09)”.
È la lista che ti rende proattivo nei solleciti, senza stress. - “Prima o poi/Forse”
Parcheggio sicuro per idee e progetti futuri (corso mediazione, nuova piattaforma condominiale, riorganizzazione archivio storico). - Archivio di Riferimento
Fisico o digitale, semplice da consultare. Spesso un banale A–Z funziona meglio di qualunque astronave. L’importante è che sia separato dalle liste di azioni.
4) Verifica settimanale – La manutenzione che dà fiducia
Senza questa, il sistema perde credibilità e torni a tenerti le cose in testa.
Una o due ore fisse a settimana (venerdì pomeriggio o lunedì mattina, scegli tu). Che cosa fai:
- Svuota i punti di raccolta (mail, vaschetta, quaderno).
- Rivedi la Lista Progetti: è completa? Per ogni progetto esiste almeno una prossima azione?
- Scorri le liste per contesto: spunta, pulisci, aggiorna.
- Controlla “In Attesa”: serve sollecitare qualcuno?
- Occhio a “Prima o poi/Forse”: qualcosa è maturo per diventare progetto attivo?
- Calendario passato e futuro: cosa va riportato? Per cosa ti devi preparare?
- Scansione mentale: cos’altro ti preoccupa? Cosa hai promesso al volo? Captalo ora.
È il tagliando che evita i guasti improvvisi. Dopo, la mente torna piana: sai che nulla si sta perdendo.
5) Agire – Scegli bene, non tutto
Se hai raccolto, chiarito, organizzato e verificato, agire diventa naturale. Usi quattro criteri, in sequenza:
- Contesto: dove sei? cosa puoi fare realisticamente qui e ora?
- Tempo disponibile: 10 minuti o un’ora? seleziona le azioni compatibili.
- Energia: testa fresca o a fine giornata? scegli di conseguenza.
- Priorità: tra le opzioni rimaste, qual è la più importante/di valore?
Non c’è più “oddio, da dove inizio?”. C’è “tra ciò che posso fare adesso, cosa ha più senso?”.
Dal metodo GTD al metodo Dettofatto: la marcia in più per l’amministratore
Fin qui il cuore del GTD. Ora vediamo come il metodo Dettofatto lo adatta e gli dà benzina moderna con tre leve operative:
A) Centralizzazione: una sola “porta d’ingresso”
Problema tipico: richieste sparse su mille canali (mail personale, PEC, telefonate, WhatsApp, bigliettini).
Soluzione Dettofatto: un’unica INBOX centralizzata (digitale) dove confluisce ogni input.
- Integrazioni e reindirizzamenti: PEC e mail si inoltrano in automatico; un numero unico studio per le telefonate con log; moduli web “Richiesta intervento” per i condomini; QR nelle bacheche per inviare segnalazioni con foto.
- Beneficio: sai dove guardare. Zero caccia al tesoro. La fase “Raccogliere” diventa naturale.
B) Ticketing: ogni richiesta diventa un “caso” tracciato
Il salto mentale: dall’idea di “messaggi” a quella di ticket.
- Ogni segnalazione (es. “infiltrazione tetto Scala B”) diventa un ticket unico, con: categoria, condominio, scala, foto, cronologia, data di apertura, SLA (tempo di risposta/risoluzione), stato (aperto, in corso, in attesa, chiuso).
- Le mail avanti–indietro si agganciano al ticket; niente più conversazioni disperse.
- Le attività collegate finiscono nelle tue liste per contesto (es. “@Telefonate → chiamare Tetti Sicuri”), mentre il ticket resta la scheda di regia.
Perché funziona: riduce l’ansia, dà visibilità a te e al team, crea storia (utile con fornitori e condomini), e alleggerisce la memoria.
C) Intelligenza Artificiale che aiuta (davvero)
IA non è magia né fumo. È un assistente paziente che fa le cose ripetitive e le prepara per te:
- Classifica in arrivo: “Questa mail è una segnalazione guasto? un quesito amministrativo? una richiesta documentale?** → routing automatico al flusso giusto.
- Estrae dati: condominio, scala, interno, nome/telefono, foto, data, eventuale urgenza.
- Suggerisce la prossima azione (“richiedere sopralluogo”, “chiedere foto dettaglio”, “inoltrare a fornitore X”).
- Proposta di risposta: bozza mail/sms chiara e cortese (“Grazie per la segnalazione… abbiamo aperto il ticket n. 214, sopralluogo richiesto a… tempo stimato…”). Tu approvi o modifichi.
- Promemoria e follow–up automatici: se una richiesta resta senza riscontro X giorni, parte un gentile sollecito.
- Riassunti per assemblee o report: “cos’è successo su Condominio Alfa negli ultimi 30 giorni?”, “quanti interventi idraulici abbiamo gestito e con quali tempi?”.
- Atterraggio nelle tue liste: le azioni suggerite dall’IA si traducono in voci nelle liste per contesto (tu mantieni il controllo).
Tu resti al timone, l’IA fa la fatica sporca e aumenta la qualità di comunicazione (tempi, chiarezza, tono).
Casi d’uso (reali) tradotti in Dettofatto
1) Infiltrazioni dal tetto (emergenza)
- Arrivo: segnalazione con foto → ticket “Guasto / Infiltrazioni – Condominio Beta – Scala B”.
- IA: compila campi, propone “chiamare Tetti Sicuri” come prossima azione + bozza mail al condòmino.
- Tu: confermi la chiamata → azione in @Telefonate.
- “In Attesa”: “Preventivo Tetti Sicuri (richiesto 28/09)”.
- Comunicazione: aggiornamenti automatici sul ticket (niente telefonate ripetitive).
- Report: tempo di risposta, data sopralluogo, esito, costi → pronti per il consiglio.
2) Morosità (sensibile e processuale)
- Arrivo: il gestionale esporta elenco morosi → IA genera ticket per unità immobiliare con scadenze.
- Prossime azioni: “@Computer → predisporre sollecito 1° livello”, “@Agenda Avv. Verdi → valutare diffida per unità X”.
- In Attesa: “Pagamenti sig. Rossi (scad. 15/10)”.
- Calendario sacro: udienze o scadenze legali solo lì.
3) Assemblea straordinaria
- Progetto: “Assemblea straordinaria lavori tetto Condominio Alfa”.
- Sotto-azioni in contesto: bozza convocazione (@Computer), raccolta preventivi (@Telefonate), predisposizione sala (@Commissioni), punti per il presidente (@Agenda Consiglio).
- IA: compone memo riassuntivi per i condomini e FAQ su quesiti ricorrenti, prepara verbale–scheletro.
- Verifica settimanale: controlli che almeno una prossima azione attiva esista sempre.
4) Richieste documentali e pratiche ripetitive
- Moduli standard (certificazione, copia verbali, visure) diventano template di ticket con checklist.
- IA: precompila i documenti, verifica allegati, propone la risposta; tu revisioni e invii.
Come si attiva tutto senza complicarsi la vita
Parti piccolo. Ecco la versione minima funzionante del metodo Dettofatto in una settimana.
Giorno 1 – Svuotamento + scelta dei contenitori
- Fai la scansione mentale (20 minuti cronometrati).
- Prepara una vaschetta IN fisica e una INBOX digitale (mail principale).
- Decidi le liste per contesto base: @Telefonate, @Computer, @Ufficio, @Commissioni, @Agenda [3 persone], @Da leggere.
- Crea In Attesa, Progetti, Prima o poi/Forse.
Giorno 2 – Flusso “Esaminare”
- Prendi gli elementi raccolti e decidi: Azione Sì/No.
- Applica la regola dei 2 minuti senza pietà.
- Definisci prossime azioni fisiche e smista nelle liste giuste.
Giorno 3 – Calendario sacro
- Pulisci l’agenda: solo appuntamenti, scadenze tassative, info del giorno.
- Sposta tutte le pseudo–to–do giornaliere nelle liste per contesto.
Giorno 4 – In Attesa + Deleghe
- Raccogli ciò che hai delegato negli ultimi 30 giorni → entra in In Attesa (con date).
- Fissa 15 minuti ogni due giorni per follow–up mirati.
Giorno 5 – IA: una automazione semplice
- Scegli una automazione:
- es. “Quando arriva una mail con oggetto contenente guasto, proponi categoria ‘Segnalazione guasto’ e compila campi ticket”.
- Abitua il team a correggere/approvare: la qualità sale in pochi giorni.
Giorno 6 – Ticketing base
- Trasforma una tipologia frequente (es. infiltrazioni, ascensore) in ticket con template (campi obbligatori, checklist).
- Metti un QR in bacheca per inviare segnalazioni con foto → arrivano già “pulite”.
Giorno 7 – Prima Verifica settimanale
- 60–90 minuti. Segui la check–list del capitolo 4.
- Uscirai con lista pulita e prossime azioni chiare per lunedì.
Suggerimento: stampa una scheda A4 con le tue liste per contesto e la checklist di verifica settimanale. Tenerla sotto mano crea un’abitudine visiva.
Errori comuni (e come evitarli)
- Avere troppe liste: tieni i contesti pochi e vivi. Se una lista resta vuota o inutile, eliminala.
- Riempire il calendario di “to–do”: ricorda, è sacro. Le azioni “quando capita” vanno nelle liste, non in un giorno a caso.
- Scrivere azioni vaghe: se non sai qual è il primo gesto fisico, non è ancora un’azione. Chiariscila.
- Saltare la verifica settimanale: è la cinghia di trasmissione. Senza, il sistema si spegne.
- Delegare senza tracciare: ogni delega entra in “In Attesa” con data.
- Aspettarsi la perfezione al giorno 1: allenamento, non bacchetta magica.
Il tocco personale: portare serenità anche fuori dall’ufficio
Quando impari a catturare tutto, chiarire e dare una casa alle cose, scopri un effetto collaterale meraviglioso: dormi meglio. La stessa disciplina che applichi in studio si estende alla vita personale.
“Dentista”, “iscrizione a nuoto del piccolo”, “weekend con i nonni”: diventano azioni o progetti chiari. La mente smette di ronzare, e rinascono spazi di presenza con chi ami.
Questo non è un lusso. È sostenibilità professionale.
Micro–strumenti e frasi pronte che aiutano
- Ogni mattina (2 minuti): apri solo le liste per contesto coerenti con il tuo primo blocco di tempo.
- Formula e-mail per ridurre il ping–pong:
“Per procedere subito ho bisogno di: 1) foto del punto, 2) scala e interno, 3) disponibilità per sopralluogo (tre finestre orarie). Appena ricevuti, apro il ticket e confermo i tempi.” - Follow–up gentile (automatico o manuale):
“Buongiorno, riscrivo in merito al preventivo richiesto il 14/09 (ticket #214). Possiamo riceverlo entro venerdì? Grazie.” - Chiudere il cerchio (ai condomini):
“Aggiornamento ticket #214: sopralluogo effettuato, intervento programmato per martedì 11. Vi avvisiamo a completamento.” - Domande di chiarimento con IA:
“Riepilogami in 5 punti cosa chiede il condòmino, quali dati mancano e proponi la prossima azione.”
FAQ veloci
GTD è “rigido”?
No: ti dà cornici (liste e revisioni) per muoverti con flessibilità.
E se il fornitore non risponde?
Sta in In Attesa con data. Alla verifica settimanale scatta il follow–up. È il sistema che ti ricorda, non la tua memoria.
IA mi sostituisce?
No. L’IA prepara: classifica, estrae dati, propone bozze. Tu decidi, personalizzi, firmi.
Il risultato: più lucidità e tempo per i casi che richiedono davvero la tua testa.
Quanto ci vuole per vedere benefici?
Spesso subito dopo lo svuotamento iniziale. La vera svolta arriva quando la verifica settimanale diventa un appuntamento non negoziabile.
Una breve storia vera (potrebbe essere la tua)
Marco gestisce 18 condomìni. Si definiva “pompiere”: sempre con un incendio da spegnere. Ha iniziato piccolo: una INBOX unica e quattro liste (@Telefonate, @Computer, @Agenda Avv., @Commissioni). Ha stampato una checklist per la verifica settimanale.
Dopo tre settimane, senza aver “cambiato il mondo”, è successo questo:
- risposte più rapide (templati + IA),
- meno richieste duplicate (ticket condivisi con i condomini),
- meno ansia serale (sapeva dov’era ogni cosa).
La mente non era più un magazzino. Era tornata a pensare.
Se vuoi iniziare adesso (proprio adesso)
- Prendi un foglio e scrivi tutto ciò che ronza in testa. 10 minuti, timer.
- Scegli 5 contesti e crea le liste.
- Trasforma tre elementi catturati in azioni fisiche. Mettili nella lista giusta.
- Inserisci in calendario la tua verifica settimanale (60 minuti).
- Scegli una sola automazione IA (classificazione delle mail “guasto”).
- Respira: non devi finire oggi. Devi cominciare oggi.
Non è pubblicità. È un invito a un lavoro migliore
Il metodo Dettofatto non ti chiede di diventare un’altra persona. Ti offre spalle larghe su cui appoggiare il tuo lavoro: una porta d’ingresso unica (centralizzazione), casi tracciati (ticket), aiutanti instancabili (IA).
La promessa non è “zero complessità”. È diversa: la complessità giusta al posto giusto, senza vivere in modalità emergenza.
Se l’episodio del nostro podcast ti ha parlato al cuore, questo articolo vuole essere la tua guida pratica.
Magari oggi inizi solo con la vaschetta IN e la lista @Telefonate. Va benissimo. Domani aggiungerai In Attesa. Tra una settimana, la verifica.
Passo dopo passo, la tua mente tornerà a essere come l’acqua: calma, lucida, pronta a reagire il giusto.
E allora, cosa cambierebbe – davvero – se ogni impegno fosse definito nella sua prossima azione concreta, tracciato in un sistema di cui ti fidi ciecamente, e riesaminato ogni settimana?
La risposta non è teorica. È la tua prossima settimana. È il condominio che ti ringrazia perché sai dove sono le cose. È una serata in cui chiudi il portatile e ti resta energia per te.
Detto. Fatto.
Il resto lo scopriremo insieme, una azione concreta alla volta.